Materiale fotografico
Castello del Catajo
Scatto 1
Elaborazioni scatto 1
Elaborazioni scatto 2
Scatto 2
Associazione Culturale Orizzonti Paranormali
“Non tutto quello che non si comprende necessariamente non esiste”
Lo scatto originale è stato
eseguito nella sala
denominata “della Pietra”.
Ingrandimento dell’anomalia, che risulta
evidente anche senza elaborazioni.
Si riesce a distinguere una presunta figura
antropomorfa.
Applicando particolari filtri si
nota che l’anomalia non viene
interessata da irradiazione di
luce.
Saturando l’immagine si notano le zone
maggiormente interessate dalla fonte di luce
artificiale.
Riducendo al minimo la profondità di bit si
nota che la sagoma non scompare anzi,
risulta maggiormente evidente. Inoltre non
vi è alcun corpo fisico interposto tra la
fonte di luce e l’anomalia.
Apponendo questo particolare filtro si può
notare che le frequenze che possono
generare aberrazione ottica si trovano
sopratutto all’esterno della figura.
Notiamo che la parte che non viene
interessata da frequenze di banda UV è
presente sopratutto nella parte superiore
della figura.
Elaborando l’immagine
tridimensionalmente, si può notare che il
software rileva una certa fattezza nella
struttura della figura, evidenziata dal
notevole spessore.
Facendo risaltare l’aspetto spettrale della
rifrazione ottica, si evince che la figura si
sviluppa nella parte inferiore con
frequenze differenti da quelle della parte
superiore.
Descrizione dei particolari al
momento dello scatto.
Si può notare qui un assorbimento scuro,
sviluppato dalla sovrapposizione di una
porta e di un termosifone.
Analizzando la foto e calcolando la
propagazione di luce mediante l’analisi dei
piani, si possono notare svariati aspetti
interessati del fenomeno. Qui riportiamo le
angolature di propagazione della luce dove
è possibile determinare anche
l’inclinazione della fonte luminosa. Questo
è reso possibile anche dal’angolatura
lenticolare e dalla rifrazione residuale del
rumore della banda visibile emessa.
Scatto comparativo eseguito
con luce naturale eseguito
quasi nella stessa
angolazione, sono ben visibili
il termosifone e la porta ma
nulla di riconducibile alla
presunta sagoma sviluppata
nello scatto anomalo.
Qui si vedono maggiormente i dettagli che
coincidono con parte dell’assorbimento che
è presente nella foto, il resto dell’anomalia
pertanto non è giustificabile.
Nello scatto si evince che non
ci sono figure particolari o
materiali diversi che
potrebbero sviluppare un
fenomeno pareidolico.
Altro scatto comparativo per escludere
fenomeni fisici spiegabili.
Lo scatto originale è stato
eseguito nel disimpegno degli
appartamenti privati del Duca
d’Este.
Aumentando il contrasto
risulta evidente una sagoma
antropomorfa a sinistra di uno
degli operatori in quel
momento si è sviluppata una
variazione termica importante
citata in relazione tecnica.
Nel fotogramma emerge una sagoma,
probabilmente femminile, con un abito lungo.
Apponendo un filtro si denota la persistenza
della figura, ben diversa da quella
dell’operatore presente nello scatto questo
per dimostrare che nessuno di fisico era
presente sul posto anche se i nostri
protocolli non ci permettono di conoscere
esattamente le nostre posizioni ad ogni
scatto eseguito.
Saturando l’immagine risultano evidenti gli
assorbimenti, si scorge chiaramente che
la linea scura che accompagna la figura
non è altro che la riflessione frequenziale
della gamba di un cavalletto usato nella
nostra attrezzatura che ha immunizzato
l’effetto dell’over line in tale superfice..
Con un’opportuna equalizzazione
grafica si nota come la figura sia ben
delineata.
In questo ingrandimento si
nota maggiormente la
presunta figura femminile, che
sembra sorreggere qualcosa.
Analizzando l’immagine
monocromaticamente si nota
una sorta di scia che si sposta
da sinistra a destra in
direzione della figura. Ad
avvalorare la nostra ipotesi è
la bordatura anomala dello
stipite della porta presente a
sinistra della sagoma.
Con questo ulteriore filtro la sagoma
risulta ancora più consistente ed
evidente.
Analisi del fotografo professionista Antonio
Maria Dettori che oltre alla genuinità del
nostro materiale conferma l’ipotesi di una
figura femminile che sembra sorreggere
qualcosa.
Seconda analisi del fotogramma
processata da Antonio Maria Dettori che
evidenzia che lo stipite della porta
assume la stessa colorazione della figura,
avvalorando la nostra ipotesi sulla scia
che apparterrebbe alla sagoma.
Abbiamo elaborato l’immagine
tridimensionalmente e ne emerge dai
vettori che la presunta direzione e il
sucessivo sviluppo dell’immagine sia da
sinistra a destra, diagonalmente alla
stanza.
ingrandimento del dettaglio
vettoriale della sagoma.
Analizzando il fotogramma si
può notare che la sagoma si
svilippa oltre il limite della
porta, fattore importante per
escludere ipotesi pareidoliche.
Inoltre analizzando lo scatto si
evince che è stato eseguito ad
un’inclinazione di circa 4°
rispeto al piano verticale e
pertanto gli elementi sporgenti
sarebbero dovuti risultare
meno evidenti invece che così
accentuati.
Foto comparativa per escludere
fenomeni pareidolici.
Altro scatto comparativo per escludere
fenomeni fisici convenzionali.
Si può notare un lieve effetto ottico che
porterebbe a pensare che lo stipite della
porta di sinistra sia storto, ipotesi poi
smentita sul campo grazie a rilievi
effettuati. Inoltre il fattore irradiante e non
assorbente della fonte frequenziale ne
esclude l’ipotesi.
Da questa angolazione si nota meglio che
lo stipite è quasi perfettamente dritto.
Scatto comparativo con
simulazione dalla posizione e
angolazione dello scatto
originale.
Foto comparativa per
raffronto ed esclusione
fenomeni ottici razionali.